Teatro

Teatro, che passione!

La passione per l’arte, per qualsiasi forma d’arte, mi ha sempre accompagnata  fin da piccola,  e anche se a disegnare o dipingere sono una frana, resto incantata di fronte alla bravura di artisti che mi sanno trasmettere emozioni attraverso le loro opere , siano esse quadri, sculture, film, o libri.

Sono una persona che vive di emozioni e arrivo a piangere di gioia!

Il teatro è entrato nella mia vita circa 20  anni fa, per caso, parlandone con un mio amico che ci ha lasciato da pochi mesi.

Lamberto,   (così si chiamava)  lo  incontrai  un giorno a Venezia, e fermandoci a chiacchierare mi disse che faceva teatro amatoriale.

La mia reazione fu talmente di gioia che lui stesso mi convinse ad andare a vedere le loro prove per decidere poi se far parte della  compagnia

Ci andai , e non smisi più di frequentare il gruppo.

Al momento pensavo che mai avrei potuto affrontare un palcoscenico e un pubblico, la mia timidezza contrastava con tutto ciò, ma quando accadde, fu una delle emozioni più forti della mia vita. L’attimo prima di entrare in scena il mio cuore batteva forte in gola, il respiro era affannoso e sebbene avessi solo due semplici battute, mi sembrava di non ricordare più niente.

Una volta sul palcoscenico non avrei   più voluto uscire dalle scene!

La mia è una compagnia amatoriale di Venezia, chiamata “il Teatro del Go” e il mio gruppo si chiama “El Bagolo”.

Per chi non lo sapesse, fare bagolo, in dialetto veneziano, significa fare  festa, divertirsi come se non ci fosse un domani, ed è proprio lo spirito con il quale noi affrontiamo tutto.

Entrai in questo gruppo per recitare nella commedia divertente “Una volta per caso in  treno”, dicendo due semplici battute e da lì ho avuto parti sempre più importanti, fino a fare il personaggio che amo di più in assoluto “la contessa Isabelle de Ballancourt” !

Abbiamo messo in scena tantissime commedie di Carlo Goldoni il cui dialetto è molto difficile ma allo stesso tempo bellissimo.

Le sue commedie riportano al tempo meraviglioso dei fasti veneziani e proprio per immergersi totalmente in quell’epoca i nostri costumi devono essere adeguati a quel periodo.

Non avendo tantissimi soldi a disposizione, i costumi  li facciamo noi, oppure andiamo alla ricerca di abiti da mettere a posto.

La maggior parte delle attrici del gruppo, oltre ad essere delle cuoche sublimi, sono  delle sarte eccezionali e dalle loro mani escono dei capolavori assoluti di abiti

Tutto questo per dirvi che il teatro amatoriale è spirito di gruppo, di aggregazione,  ci si aiuta l’uno con l’altro e non ci sono primi attori, si è tutti uguali, ci si vuole bene e se qualcuno ha un problema, gli altri si stringono attorno e danno supporto, insomma è una terapia! (almeno a me piace pensarla così)

Come gruppo   abbiamo recitato sia in teatri prestigiosi che nelle case di riposo, e credetemi, portare un po’ di allegria e qualche sorriso alle persone anziane e sole ti arricchisce l’anima e ti senti una persona migliore.

I miei ruoli sono dei più disparati, passo da essere una contessa negli anni 30, ad una nobildonna del 700, alla Putta, che in dialetto veneziano significa ragazza giovane, alla servetta stupida o alla massera (donna di servizio).

Amo trasformarmi in ognuno di loro perché posso essere qualcun altro per un po’ e dimenticare i miei problemi.

Il teatro è magia, è emozione, è condivisione, e mi fa star bene.

Abbiamo anche una pagina facebook se volete visitarla per vedere le commedie che mettiamo in scena ed è “Teatro del Go”

Avere una passione è la cosa più bella del mondo, ti fa sentir vivo e le emozioni ti trasportano lontano, attraverso loro, puoi vivere le sensazioni che l’artista provava mentre  creava la sua opera.

Fare teatro per me è questo, e vorrei condividere le vostre emozioni attraverso i vostri commenti.

Manu

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